Il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno appena concordato di estendere le ricerche volontarie di massa #ChatControl 1.0 dei nostri messaggi privati da parte di servizi statunitensi come Facebook, Instagram, Gmail, Xbox fino (almeno) al 2026! La perdita massiva di dati personali, le chat private con i moderatori statunitensi e l’Europol continueranno. Noi #Pirati stiamo facendo causa in tribunale!
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La Commissione Ue ha presentato ieri una proposta per aggiornare le disposizioni di diritto penale sull’abuso e lo sfruttamento sessuale dei bambini.. La contrarietà dell’eurodeputato pirata Patrick Breyer
Il 14 novembre, i membri della commissione “Libertà civili” del Parlamento europeo hanno votato contro i tentativi da parte dei funzionari degli affari interni dell’UE di avviare la scansione di massa di messaggi privati e crittografati in tutta Europa. Si è trattato di un voto chiaro, con una maggioranza significativa di deputati a sostegno della posizione proposta.
Accordo sugli annunci politici: l’UE non vieterà la manipolazione degli elettori tramite microtargeting. Il targeting degli utenti in base alla loro personalità rimarrà legale. I movimenti autoritari trarranno maggiori benefici dall’uso della pubblicità di sorveglianza per prendere di mira messaggi di odio e bugie
Questa settimana, i negoziatori del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo ad ampia maggioranza su una posizione comune riguardante il controverso disegno di legge UE su #chatcontrol
Il Commissario UE per gli Affari interni Ylva Johansson ha testimoniato dinanzi alla commissione LIBE per le libertà civili del Parlamento europeo sul #ChatControlGate.
Le sue pratiche durante la campagna di disinformazione #ChatControl non devono restare senza conseguenze.
Minacciando di reintrodurre l’obbligo del visto, gli USA vogliono costringere gli Stati membri dell’UE a concedere l’accesso alle banche dati biometriche. Si dice che tre Stati membri dell’UE e il Regno Unito abbiano già aderito al programma.
La Corte di giustizia europea è l’ultima speranza per milioni di utenti di Internet che nel 2019 avevano manifestato e protestato contro le macchine di censura dei filtri di upload soggetti a errori, ma l’Avvocato Generale ha deluso questa speranza.