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Accordo storico su #chatcontrol: il parlamento europeo vuole salvaguardare la crittografia sicura

Questa settimana, i negoziatori del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo ad ampia maggioranza su una posizione comune riguardante il controverso disegno di legge UE su #chatcontrol

Riportiamo il post pubblicato oggi 26 ottobre dal Partito Pirata Europeo

Questa settimana, i negoziatori del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo ad ampia maggioranza su una posizione comune riguardante il controverso disegno di legge UE su chatcontrol. Il disegno di legge della Commissione propone la scansione e la segnalazione di massa di messaggi privati ​​per contenuti presumibilmente sospetti utilizzando algoritmi soggetti a errori, inclusa l'”intelligenza artificiale”. Ma la posizione del Parlamento europeo rimuove il controllo indiscriminato delle chat e consente solo una sorveglianza mirata di specifici individui e gruppi ragionevolmente sospettati di essere collegati a materiale pedopornografico, con un mandato giudiziario. Sono esentati i servizi di messaggistica crittografati end-to-end. I fornitori di servizi Internet dovranno invece progettare i propri servizi in modo più sicuro e prevenire così efficacemente lo sfruttamento sessuale dei bambini.

Il parlamentare europeo Patrick Breyer del Partito Pirata, un attivista per la libertà digitale che ha negoziato la posizione parlamentare per conto del suo gruppo Verdi/ALE, spiega:

“Sotto la pressione delle massicce proteste contro l’incombente controllo indiscriminato delle chat, la scansione di massa dei messaggi privati, siamo riusciti a ottenere un’ampia maggioranza a favore di un approccio diverso e nuovo per proteggere i giovani dagli abusi e dallo sfruttamento online. Come pirata e combattente per la libertà digitale, sono orgoglioso di questa svolta. I vincitori di questo accordo sono da un lato i nostri figli, che saranno tutelati in modo molto più efficace e a prova di tribunale, e dall’altro tutti i cittadini, a cui sarà garantita la privacy della corrispondenza digitale e la sicurezza delle comunicazioni.

Anche se questo compromesso, sostenuto sia dal fronte progressista che da quello conservatore, non è perfetto su tutti i punti, è un successo storico che la rimozione di chatcontrol e il salvataggio della crittografia sicura siano l’obiettivo comune dell’intero Parlamento. Stiamo facendo esattamente l’opposto della maggior parte dei governi dell’UE che vogliono distruggere la privacy della corrispondenza digitale e proteggere la crittografia. I governi devono finalmente accettare che questo disegno di legge altamente pericoloso può solo essere modificato radicalmente o non essere approvato affatto. La lotta al controllo autoritario delle chat deve essere perseguita con tutta la determinazione!

Nel dettaglio, la nostra posizione proteggerà i giovani e le vittime di abusi in modo molto più efficace rispetto alla proposta estrema della Commissione Europea:

  1. Sicurezza fin dalla progettazione: al fine di proteggere i giovani dall’adescamento, i servizi Internet e le app devono essere sicuri fin dalla progettazione e per impostazione predefinita. Deve essere possibile bloccare e segnalare altri utenti. Solo su richiesta dell’utente questi potrà essere pubblicamente raggiungibile e vedere messaggi o immagini di altri utenti. Agli utenti dovrebbe essere chiesta conferma prima di inviare dettagli di contatto o foto di nudo. I potenziali autori e vittime dovrebbero essere avvisati, ove opportuno, ad esempio se tentano di cercare materiale abusivo utilizzando determinate parole di ricerca. Le chat pubbliche ad alto rischio di adescamento devono essere moderate.
  2. Al fine di ripulire la rete dal materiale pedopornografico, il nuovo Centro europeo per la protezione dell’infanzia cercherà in modo proattivo e automatico i contenuti Internet accessibili al pubblico per individuare materiale pedopornografico noto. Questo crawling può essere utilizzato anche nella darknet ed è quindi più efficace delle misure di sorveglianza privata da parte dei provider.
  3. I fornitori che vengono a conoscenza di materiale chiaramente illegale saranno obbligati a rimuoverlo, contrariamente a quanto previsto dalla proposta della Commissione UE.
  4. Le forze dell’ordine che vengono a conoscenza di materiale illegale devono segnalarlo al fornitore per la rimozione. Questa è la nostra reazione al caso della piattaforma darknet Boystown, dove per mesi sono stati diffusi materiali violenti all’insaputa di Europol.

Allo stesso tempo, stiamo estraendo i seguenti denti velenosi dal disegno di legge estremo della Commissione Europea:

  1. Tuteliamo il segreto della corrispondenza digitale ed eliminiamo i piani di controllo generalizzato delle chat, che violano i diritti fondamentali e non hanno alcuna possibilità in tribunale. L’attuale controllo volontario tramite chat dei messaggi privati ​​(non dei social network) da parte delle società Internet statunitensi verrà gradualmente eliminato. La sorveglianza e le perquisizioni mirate delle telecomunicazioni saranno consentite solo con un mandato giudiziario e limitatamente a persone o gruppi di persone sospettate di essere collegate a materiale pedopornografico.
  2. Tuteliamo la fiducia nella crittografia sicura end-to-end. Escludiamo chiaramente la cosiddetta scansione lato client, ovvero l’installazione di funzionalità di sorveglianza e vulnerabilità di sicurezza nei nostri smartphone.
  3. Garantiamo il diritto alla comunicazione anonima e rimuoviamo la verifica obbligatoria dell’età per gli utenti dei servizi di comunicazione. Gli informatori possono così continuare a far trapelare fatti illeciti in modo anonimo, senza dover mostrare la propria carta d’identità o il proprio volto.
  4. Rimuovere invece di bloccare: il blocco dell’accesso a Internet sarà facoltativo. In nessun caso i contenuti legali devono essere bloccati collateralmente.
  5. Evitiamo gli arresti domiciliari digitali: non obblighiamo gli app store a impedire ai giovani sotto i 16 anni di installare app di messaggistica, social network e app di gioco “per la propria protezione”, come proposto. Il regolamento generale sulla protezione dei dati viene mantenuto”.

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A cura di InformaPirata