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Pirati: l’AI Act non tutela i diritti dei cittadini

AIAct: la posizione del Parlamento europeo che mira a un divieto totale delle tecnologie biometriche di sorveglianza di massa è stata completamente cambiata durante i negoziati poco trasparenti del trilogo. La nuova legge ora consentirà effettivamente alle forze dell’ordine l’introduzione di software di sorveglianza facciale e di riconoscimento facciale soggetti a errori negli spazi pubblici. Pertanto gli eurodeputati del Partito Pirata non potranno sostenere il testo

Ripubblichiamo il post pubblicato oggi 13 marzo sul blog di Patrick Breyer

Oggi i deputati approveranno l’esito dei negoziati del trilogo sulla legge sull’intelligenza artificiale (legge sull’intelligenza artificiale), che stabilisce nuove norme che regoleranno per la prima volta l’uso dell’intelligenza artificiale nell’UE. Purtroppo, la posizione del Parlamento europeo che mira a un divieto totale delle tecnologie biometriche di sorveglianza di massa è stata completamente cambiata durante i negoziati poco trasparenti del trilogo. La nuova legge ora consentirà effettivamente alle forze dell’ordine l’introduzione di software di sorveglianza facciale e di riconoscimento facciale soggetti a errori negli spazi pubblici. Pertanto gli eurodeputati del Partito Pirata non potranno sostenere il testo e torneranno a votare

Patrick Breyer, deputato europeo per il Partito Pirata tedesco, commenta:

“Il Parlamento europeo si proponeva di vietare la sorveglianza biometrica di massa in Europa, ma finendo per legittimarlo. Il monitoraggio agghiacciante del nostro comportamento e la sorveglianza facciale onnipresente in tempo reale negli spazi pubblici, l’identificazione biometrica soggetta a errori utilizzata nelle registrazioni CCTV anche per reati minori, la classificazione razziale delle persone, la tecnologia non scientifica del “video macchina della verità” basata sull’intelligenza artificiale – nessuna di queste tecnologie distopiche essere off-limits per i governi dell’UE, compresi i governi illiberali come quello ungherese. Invece di proteggerci da questi strumenti autoritari, l’AI Act fornisce ai governi un manuale di istruzioni per implementare la sorveglianza biometrica di massa in Europa. Per quanto sia importante regolamentare la tecnologia dell’intelligenza artificiale, per noi pirati la difesa della nostra democrazia contro la trasformazione in uno stato di sorveglianza ad alta tecnologia non è negoziabile”.

Marcel Kolaja, deputato e questore al Parlamento europeo per il Partito Pirata ceco e relatore d’opinione della legge sull’AI nella commissione per la cultura e l’istruzione (CULT), commenta:

“L’AI Act è una delusione per me. C’è una chiara necessità di norme sull’intelligenza artificiale. Tuttavia, la forma attuale emersa dai negoziati con i governi nazionali non è all’altezza di quanto avrebbe dovuto fare. I governi nazionali hanno inserito una sezione che di fatto crea un quadro giuridico per lo spionaggio diffuso sulle persone tramite telecamere biometriche. Tali telecamere, dotate di intelligenza artificiale, sono in grado di riconoscere i volti delle persone e quindi di tenere traccia di chi è stato dove, quando e con chi. L’AI Act avrebbe dovuto vietare questo strumento orwelliano, ma invece lo legalizza esplicitamente. Questa è un’invasione della privacy per la quale i pirati non alzeranno mai una mano. È un peccato perché la legge sull’AI ha anche i suoi aspetti positivi. Sono felice, ad esempio, di aver potuto negoziare le regole per il cosiddetto e-proctoring. Programmi utilizzati per controllare lo stato degli studenti quando sostengono gli esami online. Se l’intelligenza artificiale non è adeguatamente addestrata, può ad esempio valutare il rumore proveniente dal corridoio di un dormitorio come un imbroglio. Dato l’impatto che ciò può avere sulla vita di un giovane, vale la pena tenerlo d’occhio e assicurarsi che il programma funzioni come dovrebbe. Sfortunatamente, alla fine, quando si tratta della legge sull’AI, gli aspetti negativi superano quelli positivi”.

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A cura di InformaPirata