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Vera protezione dei bambini invece della scansione del Grande Fratello: piano in 5 punti per i negoziati del Consiglio UE in fase di stallo sulla legge sugli abusi sessuali sui minori

A causa delle massicce proteste contro i piani dell’UE di ricerca indiscriminata di tutti i messaggi privati ​​mediante algoritmi soggetti a errori (CSAR), non esiste attualmente una maggioranza qualificata per il piano della Presidenza spagnola del Consiglio di far adottare una forma ancora più estrema della proposta adottata da I governi dell’UE il 28 settembre.

Riportiamo l’articolo di Patrick Breyer del 20 settembre

A causa delle massicce proteste contro i piani dell’UE di ricerca indiscriminata di tutti i messaggi privati ​​mediante algoritmi soggetti a errori (CSAR), non esiste attualmente una maggioranza qualificata per il piano della Presidenza spagnola del Consiglio di far adottare una forma ancora più estrema della proposta adottata da I governi dell’UE il 28 settembre. La Germania propone ora di adottare prima il progetto di regolamento senza le disposizioni sugli “ordini di individuazione” (soprannominato “controllo della chat”). Il membro del Partito Pirata del Parlamento europeo e negoziatore del gruppo Verdi/Alleanza libera europea, Patrick Breyer, ha una proposta diversa:

“Né la proposta estrema della Commissione europea e della Presidenza del Consiglio né il blocco dell’intero regolamento hanno il sostegno della maggioranza. La proposta scansione dei messaggi privati ​​è la parte più tossica dei piani, ma i problemi vanno ben oltre. Abbiamo quindi bisogno di un nuovo approccio che si concentri sulla protezione preventiva dei minori invece che sulla sorveglianza di massa e sul paternalismo. Per raggiungere un consenso, l’ultimo testo proposto dalla Presidenza del Consiglio deve essere sostanzialmente rivisto in almeno 5 punti:

  1. Nessun controllo indiscriminato delle chat: invece di una scansione generalizzata dei messaggi privati, la magistratura dovrebbe poter ordinare solo perquisizioni e upload di messaggi di sospettati. Questo è l’unico modo per evitare che un regime sproporzionato di sorveglianza di massa fallisca inevitabilmente in tribunale e non ottenga alcun risultato per i bambini. Inoltre non deve esistere un “controllo volontario delle chat” non mirato da parte delle multinazionali di Internet.
  2. Proteggere la crittografia sicura: la cosiddetta scansione lato client per sovvertire la crittografia sicura deve essere esplicitamente esclusa nel testo. Gli impegni generali proposti in materia di crittografia nel testo non hanno alcun valore se la scansione e la deviazione dei messaggi avvengono ancor prima che abbia avuto luogo il processo di crittografia. I nostri dispositivi personali non devono essere trasformati in scanner e microspie nelle nostre tasche.
  3. Proteggi il diritto all’anonimato: rimuovi i controlli obbligatori sull’età proposti da tutti i servizi di comunicazione per salvaguardare il diritto di comunicare in modo anonimo. Gli informatori rischiano di tacere se dovessero mostrare la carta d’identità o il volto prima di poter far trapelare violazioni della legge.
  4. Rimozione dei contenuti anziché semplice blocco: invece di tentare e fallire nel bloccare i contenuti illegali tramite fornitori di accesso o motori di ricerca, dovrebbe diventare obbligatorio per gli hoster e le forze dell’ordine rimuovere o far rimuovere alla fonte il materiale illegale segnalato.
  5. Nessuna censura delle app per i giovani: escludere i giovani dalle app comuni come Whatsapp, Instagram o dai giochi come proposto è un mezzo del tutto inaccettabile per proteggerli dai rischi di adescamento. Invece, le impostazioni predefinite dei servizi devono diventare più rispettose della privacy e sicure fin dalla progettazione.

La spinta dell’UE per introdurre la scansione tramite chat della corrispondenza privata non ha precedenti nel mondo libero. Divide le organizzazioni per la protezione dell’infanzia, le vittime di abusi, le altre parti interessate, il Parlamento e il Consiglio. È tempo di un nuovo inizio basato sul consenso. Sono convinto che possiamo proteggere molto meglio i bambini adottando ora un approccio nuovo e consensuale, e invito i governi ad aprirsi per un nuovo inizio”.

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A cura di InformaPirata