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Proteggi i bambini dallo sfruttamento e dalla sorveglianza di massa online!

Oggi, 18 novembre, è la Giornata europea per la protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali.
Bambini e giovani hanno bisogno di una protezione legale speciale, online e offline e non sorveglianza di massa, conservazione dei dati e chatcontrol

Oggi, 18 novembre, è la Giornata europea per la protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali. I bambini e i giovani hanno bisogno di una protezione legale speciale, online e offline. I Pirati Europei chiedono quindi di destinare maggiori risorse a metodi che hanno avuto successo in modo dimostrabile e sono attualmente trascurati, invece di investire in sorveglianza di massa, conservazione dei dati e controllo della chat inefficaci e facilmente aggirabili.

Link al post originale di Patrick Breyer

In Europa, circa il 20% di tutti i bambini è esposto ogni anno a qualche forma di violenza sessuale, di cui il 70-85% delle vittime conosce gli autori. L’obiettivo di proteggere i bambini è troppo serio e le conseguenze delle aggressioni sono troppo tragiche per essere strumentalizzate per piani di sorveglianza totalitari e populisti come #ChatControl. Studi e statistiche dimostrano che la sorveglianza di massa non mirata rende effettivamente il lavoro della polizia nella maggior parte dei casi più difficile. Ecco perché gli eurodeputati del Partito Pirata Europeo invitano i governi e le autorità di polizia a concentrarsi finalmente sulle seguenti misure efficaci nell’applicazione della legge, ma che sono state trascurate per anni.

>> Eliminare invece di curiosare

Le forze dell’ordine devono infine essere obbligate a segnalare le immagini di sfruttamento a loro note online per la cancellazione. Né Europol né polizie federali come quella tedesca segnalano materiale abusivo a loro noto ai servizi di archiviazione dati. Un obbligo legale per le forze dell’ordine di segnalare ed eliminare non è né in vigore né pianificato.

>> Rafforzare la capacità delle forze dell’ordine

Attualmente, la capacità delle forze dell’ordine è così inadeguata che spesso occorrono mesi e anni per seguire le piste e analizzare i dati raccolti. Il materiale noto spesso non viene né analizzato né rimosso. I responsabili dell’abuso non condividono il loro materiale tramite Facebook o canali simili, ma sulla darknet. Per rintracciare autori e produttori, deve svolgersi un lavoro di polizia sotto copertura invece di sprecare le scarse capacità nel controllare rapporti di macchine spesso irrilevanti. È inoltre essenziale rafforzare le unità investigative responsabili in termini di personale, finanziamenti e risorse finanziarie, per garantire indagini a lungo termine, approfondite e sostenute. Devono essere sviluppati e rispettati standard/linee guida affidabili per la gestione da parte della polizia delle indagini sugli abusi sessuali.

>> Affrontare non solo i sintomi, ma anche la causa principale

Invece di tentativi tecnici inefficaci per contenere la diffusione del materiale di sfruttamento che è stato rilasciato, tutti gli sforzi devono concentrarsi in primo luogo sulla prevenzione di tali registrazioni. I concetti di prevenzione e formazione svolgono un ruolo chiave perché la stragrande maggioranza dei casi di abuso non viene mai nemmeno resa nota. Le organizzazioni di protezione delle vittime spesso soffrono di finanziamenti instabili.

>> Supporto rapido e facilmente disponibile per le (potenziali) vittime

  1. Meccanismi di segnalazione obbligatori nei servizi online: al fine di ottenere un’efficace prevenzione degli abusi online e in particolare dell’adescamento, i servizi online dovrebbero essere tenuti a collocare in modo ben visibile le funzioni di segnalazione sulle piattaforme. Se il servizio è rivolto a e/o utilizzato da giovani o bambini, i fornitori dovrebbero anche essere tenuti a informarli sui rischi dell’adescamento online.
  2. Hotline e centri di consulenza: molte hotline nazionali che si occupano di casi di abusi denunciati sono alle prese con problemi finanziari. È essenziale garantire che vi sia una capacità sufficiente per dare seguito ai casi segnalati.

>> Migliorare l’alfabetizzazione mediatica

Insegnare l’alfabetizzazione digitale in tenera età è una parte essenziale della protezione per proteggere i bambini e i giovani online. I bambini stessi devono avere le conoscenze e gli strumenti per navigare in Internet in sicurezza. Devono essere informati che i pericoli si nascondono anche online e imparare a riconoscere e mettere in discussione i modelli di toelettatura. Ciò potrebbe essere ottenuto, ad esempio, attraverso programmi mirati nelle scuole e nei centri di formazione, in cui personale qualificato trasmette conoscenze e conduce discussioni. I bambini devono imparare a parlare, rispondere e denunciare gli abusi, anche se l’abuso proviene dalla loro sfera di fiducia (ad esempio, da persone a loro vicine o altre persone che conoscono e di cui si fidano), come spesso accade. Devono inoltre avere accesso a canali sicuri, accessibili e adeguati all’età per segnalare gli abusi senza timore.

Per ulteriori informazioni, visita il sito web: www.chatcontrol.eu

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A cura di InformaPirata
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