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Diritto alla conoscenza Informazione Open Source

La Dunkerque degli utenti Twitter viaggia attraverso il software libero e batte la bandiera di Mastodon: nasce così la nuova istanza poliversity.it dedicata al mondo della ricerca e dell’informazione

Il battello che metteremo a disposizione dei “profughi” di Twitter sarà dedicato all’università, alla ricerca e all’informazione. E batterà la bandiera di Mastodon!

Nel mondo del software libero si è verificato qualcosa che non era mai successo prima: un software open source, ossia Mastodon, è diventato all’improvviso un caso mediatico, ma a ben vedere è avvenuto qualcosa di ancora più importante.

Mastodon infatti è divenuta la bandiera di una flotta eterogenea fatta da transatlantici o piccoli battelli a motore che si è prestata a portare soccorso a centinaia di migliaia di “profughi” di Twitter.

E con questo spirito che il progetto Poliverso.org che già si è dedicato alla creazione di una istanza federata basata sul software Friendica, il blog Le Alternative, che da sempre è attivo nel consigliare gli utenti alternative libere e open source ai software più utilizzati (e che già insieme a Poliverso gestisce l’istanza Lemmy feddit.it), e l’associazione Pirati.io che afferma il diritto alla conoscenza come principio fondante di una società evoluta, hanno deciso di realizzare una istanza mastodon tematica dedicata al mondo della ricerca scientifica e agli operatori dell’informazione: è proprio in base a questo proposito che abbiamo voluto creare l’istanza poliversity.it!

La mascotte della nuova istanza. Per iscriverti, clicca qui!

Proprio in questi ultimi giorni, infatti, ricercatori docenti universitari, studenti da una parte così come giornalisti, analisti e freelance dall’altra, hanno mostrato di soffrire il nuovo corso di Twitter e, forse proprio grazie a questo trauma, si sono resi conto di quanto Scienza e Informazione siano vulnerabili rispetto al monopolio delle grandi aziende tecnologiche.

Questa nuova istanza si è liberamente ispirata nella sua natura e nei suoi termini di servizio a una grande istanza internazionale, scholar.social, che è dedicata solo al mondo della ricerca e dell’università. Noi abbiamo tuttavia preferito fare in modo che questa istanza potesse essere un luogo di incontro libero tra operatori della conoscenza e operatori dell’informazione.

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A cura di InformaPirata
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