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Lettera aperta: i paesi dell’UE dovrebbero dire no alla proposta di sorveglianza di massa CSAR

Oggi EDRi e 81 organizzazioni hanno inviato una lettera aperta ai governi dell’UE per esortarli ancora una volta a dire no al regolamento CSA finché non proteggerà completamente i diritti, le libertà e la sicurezza online

Riportiamo il post di EDRi del 27 settembre 2023

Mentre il Parlamento europeo si appresta a votare la legge europea sulla libertà dei media (EMFA) la prossima settimana, 80 associazioni della società civile e dei giornalisti chiedono ai membri del Parlamento europeo (MEP) di garantire una protezione significativa per i giornalisti nel regolamento, includendo una protezione totale divieto di spyware

Il 3 ottobre la plenaria del Parlamento europeo voterà sullo European Media Freedom Act (EMFA). Questo regolamento creerà il primo quadro giuridico europeo per proteggere i giornalisti e i fornitori di servizi media dalle tecnologie di sorveglianza intrusiva.

80 media, giornalisti e organizzazioni per i diritti umani e digitali chiedono agli eurodeputati di garantire che il regolamento raggiunga ciò che si era prefissato, includendo il divieto totale dell’uso di spyware contro i giornalisti .

L’appello delle associazioni alla Commissione Europea

La commissione parlamentare per le libertà civili (LIBE) ha già votato la sua posizione sull’EMFA. Sebbene prevedessero, a loro avviso, forti garanzie, la loro versione della legge consentirebbe comunque l’uso di spyware contro i giornalisti in determinate circostanze . Purtroppo questa opinione non è sufficientemente ampia e potrebbe ancora portare ad abusi.

Lo spyware è uno strumento potente che mette in pericolo il lavoro giornalistico, la libertà di espressione e, in ultima analisi, i valori democratici. Esortiamo gli eurodeputati a sfruttare l’imminente votazione in plenaria come un’opportunità per controllare l’uso di questo potente strumento e garantire che i giornalisti siano protetti.

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A cura di InformaPirata