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Chatcontrol: il Consiglio UE prevede il colpo mortale alla privacy digitale della corrispondenza e alla crittografia sicura

Nella disputa sulla perquisizione di tutti i messaggi privati ​​e le foto (#ChatControl) alla ricerca di contenuti sospetti, è trapelata una proposta della presidenza spagnola che gli ambasciatori discuteranno giovedì e che dovrebbe ottenere la maggioranza per la proposta di regolamento #ChatControl alla seduta fine del mese.

Riportiamo il post di Patrick Breyer del 12 settembre 2023

Nella disputa sulla perquisizione di tutti i messaggi privati ​​e le foto (#ChatControl) alla ricerca di contenuti sospetti, è trapelata una proposta della presidenza spagnola che gli ambasciatori discuteranno giovedì e che dovrebbe ottenere la maggioranza per la proposta di regolamento #ChatControl alla seduta fine del mese.

L’eurodeputato e avvocato del Partito Pirata Patrick Breyer, che sta co-negoziando il disegno di legge al Parlamento europeo, ha letto la proposta e avverte:

“L’adesione formale alla crittografia end-to-end è una mera cortina di fumo. Servizi di comunicazione come WhatsApp o Signal dovrebbero comunque trasformare i nostri smartphone in scanner soggetti a errori e bug (la cosiddetta scansione lato client). Nessuno potrebbe fare affidamento sulla successiva cifratura dei messaggi «non sospetti».

“Ciò che i governi dell’UE vogliono adottare il 28 settembre significa: oltre al blocco inefficace della rete e alla censura dei motori di ricerca, il controllo della chat proposto minaccia di distruggere la privacy digitale della corrispondenza e la crittografia sicura. La scansione dell’archivio cloud personale comporterebbe la sorveglianza di massa delle foto private. La verifica obbligatoria dell’età per i servizi di comunicazione metterebbe fine alla comunicazione anonima. La censura dell’Appstore per i giovani sarebbe una sorta di arresti domiciliari digitali per gli adolescenti. La proposta non include l’obbligo, ormai scaduto, per le forze dell’ordine di segnalare e rimuovere materiale abusivo noto su Internet, né prevede standard a livello europeo per misure di prevenzione efficaci, sostegno e consulenza alle vittime e indagini penali efficaci.

“Questo attacco del Grande Fratello ai nostri telefoni cellulari, ai nostri messaggi privati ​​e alle nostre foto con l’aiuto di algoritmi soggetti a errori è un passo da gigante verso uno stato di sorveglianza in stile cinese. Il controllo della chat è come l’ufficio postale che apre e scansiona tutte le lettere: inefficace e illegale. Anche le foto di nudo e le chat di sesso più intime possono finire improvvisamente con il personale dell’azienda o la polizia. Chi distrugge il segreto digitale delle lettere distrugge la fiducia. Dipendiamo tutti dalla sicurezza e dalla riservatezza delle comunicazioni private: persone bisognose, vittime di abusi, bambini, economia e anche autorità statali”.

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A cura di InformaPirata