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Sorveglianza di massa e attacco alla crittografia: la società civile protesta contro i piani di controllo delle chat dell’UE

35 organizzazioni della società civile, tra cui European Digital Rights (EDRi), Electronic Frontier Foundation (EFF), German Bar Association e Committee to Protect Journalists (CPJ), lanciano l’allarme sulla legislazione che la Commissione europea presenterà il 30 marzo

35 organizzazioni della società civile, tra cui European Digital Rights (EDRi), Electronic Frontier Foundation (EFF), German Bar Association e Committee to Protect Journalists (CPJ), lanciano l’allarme sulla legislazione che la Commissione europea presenterà il 30 marzo . Simile al controverso schema “SpyPhone” di Apple, la Commissione europea intende obbligare tutti i fornitori di servizi di posta elettronica, chat o messaggistica a cercare e segnalare CSAM intercettando, monitorando e scansionando in blocco il contenuto di tutte le comunicazioni dei cittadini, anche laddove sono finora crittografati end-to-end in modo sicuro.

I guardiani dei diritti umani chiedono alla Commissione europea di “assicurarsi che le comunicazioni private delle persone non diventino un danno collaterale della prossima legislazione”, di prendere di mira i sospetti piuttosto che implementare la sorveglianza di massa e di prevenire la creazione di CSAM in primo luogo esplorando i social e gli interventi umani. Nel suo comunicato stampa, EDRi avverte che la proposta “mina l’essenza della crittografia end-to-end” e “renderebbe l’UE un leader mondiale nella sorveglianza generalizzata di intere popolazioni”. “Allora, come potrebbe l’UE esprimersi quando i regimi non democratici adottano le stesse misure?”

L’eurodeputato e attivista delle libertà civili Patrick Breyer (Partito pirata tedesco) commenta:

“Questo attacco del Grande Fratello dell’UE ai nostri telefoni cellulari da parte di macchine di denuncia soggette a errori che perquisiscono le nostre intere comunicazioni private è il primo passo nella direzione di uno stato di sorveglianza in stile cinese. Il prossimo passo sarà che l’ufficio postale apra e scansiona tutte le lettere? Gli anelli organizzati di pedopornografia non utilizzano e-mail o messenger. La ricerca indiscriminata di tutta la corrispondenza viola i diritti fondamentali e non proteggerà i bambini. In realtà mette le loro foto private a rischio di cadere nelle mani sbagliate e in molti casi criminalizza i bambini.“

In una perizia un ex giudice della Corte di giustizia ha sottolineato lo scorso anno che l’intercettazione senza mandato di comunicazioni private viola la giurisprudenza della Corte di giustizia europea. Secondo un sondaggio il 72% dei cittadini si oppone alla scansione indiscriminata delle proprie comunicazioni private.

Link all’articolo originale:

https://www.patrick-breyer.de/en/mass-surveillance-and-attack-on-encryption-civil-society-protests-against-eu-chat-control-plans/

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A cura di InformaPirata
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