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Digital Green Pass: proposta insufficiente per la protezione dei dati e la non discriminazione

Digital Green Pass: la proposta non soddisfa ancora i requisiti di protezione dei dati e protezione contro la discriminazione.

Pubblichiamo il post apparso sul sito dell’europarlamentare Patrick Breyer

17 / MARZO / 2021

Oggi, la Commissione Europea ha presentato la sua bozza di regolamento sulla vaccinazione digitale e sui certificati di prova per ripristinare la libertà di movimento nell’UE sulla scia della pandemia Corona: il cosiddetto “Digital Green Pass“.

L’eurodeputato Patrick Breyer (Pirate Party) vede ancora un notevole bisogno di miglioramento:

“La proposta non soddisfa ancora i requisiti di protezione dei dati e protezione contro la discriminazione. Non è garantito che la variante digitale del certificato sia archiviata in modo decentralizzato sui dispositivi della persona interessata e non in un registro vaccinale centrale. I cittadini non possono scegliere se desiderano ricevere un certificato digitale o cartaceo a meno che il loro Stato membro non lo conceda.

E il regolamento consente di collegare la libertà di viaggio alla vaccinazione e di non accettare come alternativa i test negativi, che potrebbero portare a discriminazioni. Questo deve essere migliorato. D’altra parte accolgo con favore il fatto che la conservazione delle informazioni mediche dopo la presentazione del certificato sia esclusa “.

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A cura di InformaPirata