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Blitz finedimondo della UE per cancellare la privacy dei cittadini europei

Una nuova proposta di compromesso profondamente imperfetta (Doc. 14092/25 ) è stata frettolosamente approvata da un gruppo di lavoro dell’UE il 12 novembre 2025, dovrà essere approvata dagli ambasciatori dell’UE a breve (19 novembre?) e poi adottata dal Consiglio senza dibattito.

ATTENZIONE: Una nuova proposta di compromesso profondamente imperfetta (Doc. 14092/25 ) è stata frettolosamente approvata da un gruppo di lavoro dell’UE il 12 novembre 2025, dovrà essere approvata dagli ambasciatori dell’UE a breve (19 novembre?) e poi adottata dal Consiglio senza dibattito.

Sebbene la Presidenza del Consiglio avesse promesso di abolire il controllo obbligatorio delle chat dopo le massicce proteste, ora viene reintrodotto in modo subdolo. La falla più critica della nuova proposta è un  obbligo di rilevamento di fatto, sancito dall’Articolo 4 (“Mitigazione del rischio”) . I fornitori saranno obbligati ad adottare “tutte le misure appropriate di mitigazione del rischio”. Poiché le scansioni “volontarie” possono essere considerate “appropriate”, le autorità possono imporne l’attuazione. Questo infrange la promessa e rende nuovamente obbligatorio il controllo delle chat.

La nuova proposta è addirittura peggiore delle versioni precedenti e contiene numerosi eufemismi e manovre ingannevoli:

  • Estensione della scansione a testi e metadati:  il nuovo testo legittimerebbe il controllo delle chat ben oltre i contenuti visivi. Permetterebbe l’analisi altamente soggetta a errori dei testi alla ricerca di parole chiave per rilevare il “grooming”. Un algoritmo non è in grado di distinguere tra una battuta, il sarcasmo e un atto criminale. Questo porta a un’enorme quantità di falsi positivi e limita la libertà di espressione.
  • “IA” inaffidabile per contenuti sconosciuti:  invece di limitarsi a cercare materiale pedopornografico noto tramite hash matching, ora un’IA dovrebbe valutare i contenuti sconosciuti. Queste tecnologie sono notoriamente inaffidabili e non sono in grado di riconoscere né l’età né il consenso. Secondo l’Ufficio federale tedesco di polizia criminale (BKA), quasi il 50% delle segnalazioni è già oggi irrilevante dal punto di vista penale. Questo sovraccarica le autorità ed espone immagini innocenti e private a sconosciuti.
  • Il diritto alla comunicazione anonima viene abolito:  per identificare i minori, ogni cittadino dovrebbe dimostrare la propria età con un documento d’identità o una scansione del volto per aprire un account di posta elettronica o di messaggistica. Questo minaccia informatori, giornalisti e persone che cercano aiuto.
  • “Arresti domiciliari digitali” per gli adolescenti:  il controllo dell’età previsto escluderebbe gli utenti di età inferiore ai 16 anni dalle app di uso quotidiano come WhatsApp, Instagram e dai giochi online, isolandoli e privandoli di potere.

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A cura di InformaPirata