Le nuove regole sulla propaganda politica devono essere progettate per fermare la manipolazione di elezioni e referendum attraverso messaggi pubblicitari personalizzati. Oggi, il dottor Patrick Breyer, eurodeputato del Partito Pirata, ha presentato emendamenti per il suo gruppo Verts/ALE in tal senso. Ci spiega:
“La manipolazione deliberata di elezioni e referendum sfruttando le preferenze e le paure degli utenti è una minaccia particolare, perché mette a repentaglio la società democratica. Non è un caso che questo sia particolarmente ‘successo’ quando praticato dagli oppositori della nostra democrazia. I metodi utilizzati da Cambridge Analytica per spiare gli utenti, che avevano contribuito alla sorprendente elezione di Trump a presidente degli Stati Uniti, devono essere fermati!
L’integrità delle elezioni democratiche è di interesse generale e non può dipendere dalle scelte individuali. Dobbiamo anche impedire ai politici di inviare messaggi diversi o addirittura contraddittori a donne e uomini, giovani e anziani, cittadini urbani e rurali. Deve essere vietato prendere di mira gli elettori sulla base della conoscenza della loro personalità e del loro comportamento! Il collaudato targeting degli elettori in base al mezzo pubblicitario (ad es. giornale locale) o al contenuto della pagina (ad es. parole chiave) è perfettamente adeguato senza dati personali.
Dal momento che il trattamento illecito dei dati personali per la pubblicità politica può comportare un vantaggio politico iniquo al quale le sanzioni finanziarie non possono rimediare, dovrebbe essere introdotta la sanzione aggiuntiva della sospensione della pubblicità politica per un periodo limitato, propone Breyer.
Sfondo: piattaforme pubblicitarie come Facebook o Instagram monitorano ogni clic dei loro utenti per dedurne tratti della personalità, paure, speranze, ecc. e venderli agli inserzionisti. In Germania, si sono verificati ripetuti casi di gruppi target elettorali contraddittori [1] [2] . Nel Regno Unito, prima del voto sulla Brexit, alcune udienze sono state prese di mira con false affermazioni, ad esempio suggerendo che l’UE volesse vietare i bollitori per il tè o che la Turchia stesse entrando nell’UE.
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