Riportiamo le dichiarazioni dell’eurodeputato pirata Patrick Breyer
22/LUGLIO/2021COMMENTI0
La Commissione Ue vuole vietare i pagamenti in contanti sopra i 10.000 euro e i pagamenti anonimi con “contanti virtuali” (criptovalute). L’eurodeputato e attivista per le libertà digitali Patrick Breyer (Pirate Party) spiega:
“In genere vietare i pagamenti anonimi avrebbe nel migliore dei casi effetti minimi sulla criminalità, ma priverebbe i cittadini innocenti della loro libertà finanziaria. I farmaci o i sex toys che compro non sono affari di nessuno. Per raccogliere donazioni, i dissidenti di tutto il mondo dipendono sempre più da donazioni anonime in valute virtuali. Laddove ogni transazione finanziaria viene catturata e salvata per sempre, questo crea una calamita per hacker malintenzionati e forze dell’ordine, nonché un’ombra agghiacciante del governo su ogni acquisto o donazione.
Al contrario, dobbiamo pensare a come valorizzare il nostro futuro digitale con le migliori peculiarità del denaro. Abbiamo il diritto di pagare e donare online senza che le nostre transazioni personali vengano registrate. Se l’UE crede di poter regolamentare le valute virtuali a livello regionale, non ha compreso la natura globale di Internet”.
Informazioni sul limite di contanti:
C’è stata una grande protesta pubblica quando la Commissione ha chiesto al pubblico la sua opinione sulla limitazione dei pagamenti in contanti nel 2017. Più del 90% dei cittadini intervistati si è espresso contro tale passo. Gli intervistati considerano il pagamento anonimo in contanti una “libertà personale essenziale” e che “le restrizioni sui pagamenti in contanti sono inefficaci nel raggiungimento dei potenziali obiettivi (lotta contro attività criminali, terrorismo, evasione fiscale)”. Secondo un’indagine della Bce fino al 10% dei cittadini usa il contante anche per importi superiori a 10.000 € (es. acquisto auto). Secondo i calcoli dell’esperto di economia sommersa Friedrich Schneider dell’Università di Linz, il divieto di grandi pagamenti in contanti avrebbe “solo effetti minimi di riduzione della criminalità”.
Contesto sul “denaro virtuale”:
A differenza del contante, che è del tutto anonimo, le transazioni effettuate con le criptovalute possono, nel caso di Bitcoin, essere tracciate sulla “blockchain”. Le forze dell’ordine hanno ripetutamente perseguito con successo tali criminali rilevando schemi insoliti e identificando i sospetti. Alcuni criminali alla fine si sono resi anonimi e ogni criminale dovrà eventualmente scambiare i propri fondi digitali con denaro reale. Le risorse virtuali sono di minore rilevanza per il sistema finanziario globale. Non ci sono prove sufficienti sul volume e la frequenza dell’uso delle criptovalute per il riciclaggio di denaro. Le norme dell’UE sarebbero facili da eludere a causa della natura globale di Internet. Gli asset virtuali possono tecnicamente essere trasferiti direttamente da una persona all’altra senza l’utilizzo di intermediari, il che li rende impossibili da regolamentare.
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